Fotovoltaico a film sottile: efficienza record del 28%

Un recente studio condotto dall’Universidad Autónoma de Querétaro, in Messico, ha portato a un significativo progresso nel settore del fotovoltaico a film sottile. I ricercatori hanno sviluppato una cella solare basata sul semiconduttore Cu₂BaSn(S,Se)₄, un calcogenuro metallico che si distingue per abbondanza, bassa tossicità e proprietà optoelettroniche avanzate.

L’interesse per questo materiale non è nuovo: già nel 2016, un gruppo di ricerca della Duke University aveva sperimentato la prima cella solare con Cu₂BaSn(S,Se)₄, registrando un’efficienza iniziale dell’1,6%. Negli anni successivi, grazie a continui miglioramenti, il rendimento è cresciuto progressivamente fino al 6,17% nel 2022.

L’ultimo traguardo raggiunto dal team messicano segna un importante salto in avanti: attraverso l’uso del software SCAPS-1D per l’ottimizzazione dei parametri, i ricercatori hanno implementato innovazioni come un rivestimento antiriflesso, la sostituzione del molibdeno con il nichel come contatto posteriore e l’introduzione di uno strato di ioduro di rame per migliorare il campo elettrico della cella.

Questi sviluppi hanno portato a un incremento dell’efficienza fino al 28%, confermando il potenziale del Cu₂BaSn(S,Se)₄ come alternativa ai materiali tradizionali del fotovoltaico a film sottile. Lo studio, pubblicato su Journal of Alloys and Compounds, rappresenta un passo significativo verso l’adozione di tecnologie più sostenibili ed efficienti per la produzione di energia solare.



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